LAVORO: DOVERE O PIACERE?

motivazione
Persona che lavora per piacere e non per dovere

Come ti sentiresti all’idea di dover fare qualcosa che non ti soddisfa tutto il giorno, tutti i giorni? 

Incontro molte persone, uomini, donne, giovani e meno giovani che si trovano in questa situazione e che considerano il loro lavoro solo un dovere da compiere. 

Spesso mi chiedono: cosa si può fare per essere più felici sul lavoro? 

Fermo restando che non sempre è semplice o immediato cambiare la propria posizione lavorativa, Ecco sono degli spunti su cui riflettere che possono essere utili per non collegare il lavoro a fatica, sforzo, ansia e addirittura, in certi casi, a sofferenza. 

Innanzitutto

Ÿ fai chiarezza in te stesso.

 Chiediti: cosa ti ha portato a fare il lavoro che fai?

Cosa cerchi nel tuo lavoro?

Che aspettative avevi o hai tutt’ora?

È importante porsi queste domande. 

Tutti noi abbiamo delle aspettative sugli altri e sulla nostra vita e tutti noi nella nostra mente facciamo delle previsioni su come potrebbero andare le cose, è normale, è umano. 

A volte queste aspettative possono aiutare a orientarsi in un futuro che non conosciamo ma, a volte, possono diventare un ostacolo. 

Ti è mai capitato di dire o di sentir dire “ma io mi aspettavo che succedesse….” O “io mi aspettavo che lui/lei…” 

È proprio questo il punto: l’aspettativa è unidirezionale, è una tua aspettativa!

 Ma nella vita poi ci sono gli imprevisti, gli ostacoli, c’è il resto del mondo che quasi mai pensa e si comporta come tu vorresti e se continui a riversare le tue aspettative sugli altri, è molto probabile che rimarrai deluso. 

Non avere aspettative è molto difficile, ma devi imparare a crearti aspettative solo su ciò che è sotto il tuo controllo e essere aperto/a anche alle situazioni che non avevi considerato. 

Se succede qualcosa che non ti aspettavi non significa per forza che sia negativo. 

Quindi ripensa alle aspettative che avevi sul tuo lavoro e confrontale con la situazione attuale. 

Considera i limiti della situazione in cui ti trovi ma considera anche i tuoi limiti e cerca di cogliere più opportunità possibile.

 

ŸPoniti degli obiettivi.

Valuta se ci sono margini di miglioramento in termini di carriera, relazioni, responsabilità.

Cosa puoi fare tu per sfruttare questi margini?

Hai bisogno di sviluppare nuove competenze, di cambiare approccio o modalità di comunicazione? 

Definisci le aree di intervento e fai un piano d’azione per pianificare la tua crescita.

 

Ÿ Alcuni consigli su come stilare un piano d’azione efficace:

✪ Definisci chiaramente e nei dettagli il tuo obiettivo.

Cerca di essere il più preciso possibile, se il tuo obiettivo sarà vago e approssimativo il tuo piano d’azione non funzionerà. 

✪ Fissa delle tappe intermedie.

Per ogni tappa definisci le azioni da compiere e i tempi da rispettare 

✪ Metti per iscritto il tuo piano d’azione.

E spunta, strada facendo, le cose già fatte, questo ti darà la misura dei tuoi progressi.

 

ASPETTATIVE e OBIETTIVI: fare questi due primi passi ti darà la percezione di non subire la situazione ma ti farà sentire protagonista attivo della tua vita.


Adriana Paolini

La mia missione è quella di aiutarti a diventare la persona che vuoi realmente essere liberandoti da stati di stress e frustrazione attraverso l’apprendimento di strategie efficaci, basate sulle neuroscienze, che ti aiuteranno a recuperare lucidità mentale e ti permetteranno di prendere decisioni migliori sulla vita

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